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Description: The Trevi Fountain
Appendix 1
PublisherYale University Press
https://doi.org/10.37862/aaeportal.00161.014
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Appendix 1: Documents and Published Reports Pertaining to the History of the Trevi Fountain, Arranged in Chronological Order
Abbreviations: ASR/AV: Archivio di Stato Roma, Presidenza degli Acquedotti Urbani, Acqua Vergine; BAV: Biblioteca Apostolica Vaticana: DO: Diario Ordinario di Roma; Valesio: Valesio Diary, followed by citation to Scano and Graglia edition.
1. 8/13/1704: È stato hoggi misurato il sito che è dietro la fontana di Trevi, meditando S. Beatudine di formare a quell’ acqua una sontuosa facciata e porvi la gran colonna Antonina di Monte Citorio e formare avanti la detta fontana una spaziosa piazza con tirare quella addietro a filo della chiesa della Madonna de’ Cruciferi. (Valesio, 3:144–45)
2. 8/28/1704: È stato ordinato a tutti gl’architetti di fare il disegno per ornamento della facciata della fontana di Trevi, essendo stato di già misurato il sito delle case e cortili che gli stanno dietro e a’ fianchi, pensandosi portarla all’istesso filo della chiesa de’Cruciferi, et è in oltre intenzione di S. Beatitudine di porre la sudetta colonna Antonina per ornamento nella detta facciata. (Valesio, 3:158)
3. 6/18/1708: È stata inalzata più di quattro palmi la fabrica della mostra d’acqua di Trevi et in tal guisa si è inalzata anco l’acqua che viene a cadere sopra le tazze molto più grandi e spaziose delle antiche con bellissima vista. (Valesio, 4:97)
4. 7/5/1728: Mons.re Sardini lucchese e presidente delle Acque fu a persuadere il papa di volere adornare la mostra dell’acqua di Trevi e, avendogli detto il papa che non avea denari, egli si compromesse di trovargli e il Papa gli diede licenza di farla; pertanto sua signoria illustrissima, che si picca di poeta, communicò il suo pensiero ad un certo scultore napoletano Paolo Benaglia, che ha servito il papa ne’stucchi, uomo ardito ma di poco o niun sapere nella sua arte, ed egli ha di già fatto il modello, veduto da molti. Nel luogo più elevato è posta a sedere la Beata Vergine del Rosario e questa ve la ha voluta S. Beatitudine; sotto a questa, alla sinistra de’ risguardanti, v’è la vergine Trivia, nata dalla testa del prelato come Pallade da quella di Giove: questa con una mano accenna la Vergine SS.ma e con la sinistra l’acqua che esce da alcuni scogli; alla destra v’è una Roma armata in piedi e accanto ad essa, senza alcun proposito, una scrofa con alcuni porchetti, e dalla banda della vergine Trivia un alicorno. Coronarà questa bell’opera una iscrizione della stessa eleganza già composta dal medesimo prelato che fece la breve che è alla fontana del cortile de’frati della Minerva: “Minervae aquas ministrat Trivia virgo.” Mi era dimenticato che, acciò non manchi il vitto alla scrofa, vi sono due querce una per lato. (Valesio, 4:966)
5. 7/29/1729: Sono stati portati molti travertini per la fontana di Trevi, da farsi, secondo il ridicolo pensiero di monsignor Sardini lucchese, eseguire da Paolo Benaglia napolitano, già intagliatore di legname, onde può da ciò arguirsi come sia per riuscire questa opera. (Valesio, 5:94)
6. 8/18/1729: Si portano travertini su la piazza [per] la fontana di Trevi. (Valesio, 5:102)
7. 4/8/1730: The mason Matteo Caramaschi submits a bill for work carried out between 2/8/1730 and 4/8/1730, including the unloading of “il sasso di marmo venuto dà Massa di Carrara p. la statua Principale della Fontana di Trevi.” (ASR/ AV, busta 69, no. 35)
8. 8/19/1730: Si è sospesa l’opera delle statue della fontana di Trevi abbozzate dal Benaglia e si fanno nuovi disegni. (Valesio, 5:264)
9. 11/24/1730: Aveva la casa Conti lasciato un vano nel mezzo della balaustrata fatta sopra la fabbrica che unisce gli due palazzi sopra la fontana di Trevi, ed avea disegnato porvi l’arme di papa Innocenzio XIII, il che gli è stato proibito per volere S. Beatitudine ornare la fontana, per la quale non sono piaciuti gli disegni e modelli fatti, onde adesso sono stati deputati quattro architetti per farli, ma si crede non vi sia molta intenzione di eseguirne alcuno. (Valesio, 5:304)
10. 8/6/1732: Ha S. Beatitudine fatti fare molti desegni per l’ornamento della fontana di Trevi oltre gli fatti altre volte ed ha scelto uno de’ più belli, che è quello del Vanvitelli, che ne avea fatto altro per la facciata di S. Giovanni Laterano ed era stato reputato de’ più belli. (Valesio, 5:504–05)
11. 9/16/1732: Ha S. Beatitudine passato il chirografo di scudi 17,000 per la fontana di Trevi e per il disegno è stato scelto quello del Salvi. (Valesio, 5:516)
12. 10/2/1732: Chirografo of Clement XII authorizing work to begin on the Trevi under the direction of Nicola Salvi.
Monsig. Felice Passerini Chierico della nostra Camera, e Presidente delle Acque.
Avendo le due Fontane dell’Acqua Felice, ed Acqua Paola il suo ornamento nel loro Prospetto, fattogli dai nostri Predecessori Sisto V. e Paolo V. respettivamente, abbiamo stimato ben giusto, e ragionevole, che simile ornamento si faccia ancora a quella denominata l’Acqua Vergine, detta anche di Trevi, come che più antica, e più accreditata dell’ altre Acque suddette; al qual effetto abbiamo per detta opera assegnata la somma di scudi 17647.71, ritratta dal sopravanzo della terza estrazione del Lotto di Roma delli 12 maggio prossimo passato: e perche detto ornato non può effettuarsi senza servirsi di un sufficiente spazio intorno a detta fontana; siccome ancora di qualche porzione di quello occupato per la fabrica del muro, e palazzo del Duca di Guadagnola, e Poli nella parte della facciata di detta fontana sopra la piazza, a cui devono appoggiarsi le colonne, statue, e marmi necessarj giusta il modello fatto da Niccola Salvi architetto, che noi abbiamo prescelto per detta opera, ad esclusione di altri diversi modelli fatti da altri professori di maggiore spesa, e maggior latitudine; lo che sarebbe stato di pregiudizio al palazzo di detto Duca di Poli, ed all’alzata del medesimo: ed all’incontro dubitandosi, che ciò potesse dal medesimo impedirsi per qualche Indulto, Chirografo, o Privilegio concessoli da’ nostri Predecessori, e specialmente dalla Sa: Me: di Benedetto XIII. in vigore di un rescritto di Monsig. Sardini, allora Presidente dell’Acqua Vergine, in data di 9 luglio 1728., fatto coll’oracolo di detto Pontefice; cosi abbiamo determinato, affine di stabilire, e perfezionare detta opera pubblica, e necessaria, di commetterne a Voi l’intiera, e totale esecuzione; NON OSTANTI gli asserti Indulti, e Privilegi, e nè tampoco il ricorso a Noi fatto dal predetto Duca per rimostrarci li suoi pregiudizj, che poteano sovrastargli coll’ esecuzione di quest’ opera nel suo palazzo, muri, e fenestre; e però col presente nostro Chirografo, in cui abbiamo per espresso, e di parola in parola inserto l’intiero tenore di detti asserti Indulti, Chirografi, o Privilegi, in qualunque modo, e tempo emanati, e concessi a detto Duca di Poli, e di Guadagnola, e Rescritto di detto Monsig. Sardini, e qualunque altra cosa quanto si voglia necessaria d’esprimersi, e benchè degna di speciale, ed individua menzione; commettiamo a Voi la fabbrica dell’ornato della detta fontana dell’Acqua Vergine, detta di Trevi; valendovi del suddetto denaro assegnato, e depositato nel Monte di Pietà a tenore degli ordini da darvisi dal RDescription: mo Cardinale Corsini; con servirsi ancora a tal effetto del muro del palazzo del predetto Duca di Poli nella parte della facciata, con perforarlo, e penetrarlo anche nelle stanze interiori, e colla clausura ancora di finestre di detta facciata secondo porterà il bisogno, e l’effettuazione di detto disegno, e modello dell’ architetto Salvi; senza che possa darvisi veruno impedimento, o ritardo per parte di detto Duca, e suoi ec.; in virtù non meno di detti Privilegi, Chirografi, e Indulti, che di qualunque altra ragione, e motivi de jure, e di fatto, che le potessero competere; quali tutti Noi di nostro Moto proprio, certa scienza, e pienezza della nostra suprema, ed assoluta potestà, atteso che trattasi di opera pubblica, e per altre cause giustamente moventi l’anima nostro, revochiamo, invalidiamo, ed affatto annulliamo, e vogliamo, che quelli non possino in conto alcuno allegarsi per impedire, e ritardare l’incominciamento, prosecuzione, e perfezione della fabbrica dell’ornato suddetto; quale vogliamo resti pontualmente adempito senza verun ostacolo, o impedimento, che potesse darsi dal predetto Duca di Poli, e di Guadagnola: intendendo però, che debba rimanere assicurata la fabbrica di Casa Conti, in guisa tale, che non possa patire detrimento alcuno, se non in quella parte, che sarà puramente necessaria per l’esecuzione del predetto modello; dandovi Noi per l’effettuazione delle cose premesse tutte, e singole facoltà, ed autorità in qualunque modo necessarie, ed opportune privativamente quanto a qualunque altro, per esser così mente, e volontà nostra espressa. Volendo, e decretando, che il presente nostro Chirografo benchè non ammesso, e registrato in Camera vaglia, e debba aver sempre il suo pieno effetto, esecuzione, e vigore colla nostra semplice sottoscrizione; e che non gli si possa mai opporre di subrezione, obrezione, nè di qualunque altro vizio, o difetto della nostra volontà, ed intenzione; e che così e non altrimenti debba sopra ciò giudicarsi, definirsi, ed interpretarsi da Voi, e da qualunque altro Giudice, e Tribunale ancorchè collegiato, e composto di RevDescription: mi Cardinali: togliendo loro, ed a ciascheduno di essi ogni facoltà, ed autorità di giudicare, definire ed interpretare diversamente; e dichiarando d’adesso preventivamente nullo, irrito, ed invalido tutto ciò, che scientemente, o ignorantemente si facesse in contrario; ancorchè non ci sia stato chiamato, citato, nè sentito il detto Duca di Poli, e qualunque altra persona, che vi avesse, o pretendesse d’avervi interesse; non ostanti le cose premesse, l’Indulti, Chirografi, Brevi, Moti proprj, o altri privilegi in qualsivogla modo, e tempo, e per qualsivogla causa, e motivo conceduti, ed emanati da Sommi Pontefici nostri Predecessori; e specialmente dalla Sa: Me: di Benedetto XIII. a favore del predetto Duca di Poli, e Guadagnola, mediante l’accennato Rescritto; sebbene contenessero, e fossero muniti di clausule insolite, e derogatorie di derogatorie; e non ostante ancora il ricorso estragiudiziale come sopra a Noi fatto dal detto Duca, la Costituzione di Pio IV. nostro Predecessore de registrandis, la regola della nostra Cancellaria de jure quaesito non tollendo, e qualsisiano altre Costituzioni, ed ordinazioni Apostoliche nostre, e de’nostri Predecessori, leggi, statuti, riforme, usi, stili, consuetudini, ed ogni altra cosa, che facesse, o potesse fare in contrario; alle quali tutte, e singole avendone il tenore quà per espresso, e di parola in parola inserto; e supplendo Noi colla pienezza della nostra Suprema, ed assoluta potestà a qualunque vizio, e difetto, quantunque sostanziale, e formale, che in ciò potesse intervenire, questa volta sola, e per l’effetto suddetto amplamente deroghiamo. Dato dal nostro Palazzo Apostolico Quirinale, questo di 2. ottobre 1732. CLEMENS PP. XII (Archivio Segreto Vaticano, Fondo Boncompagni, protocollo 682, folder 16. Transcribed by C. Fea, Storia delle acque antiche, 72–74)
13. 10/17/1732: Alla fontana di Trevi si demolisce la fabrica che vi era con tre bocche fatto dal cavaliere Bernini. (Valesio, 5:528)
14. 11/22/1732: Bill for 916:78 scudi submitted by the plumber Giovanni Battista Tognotti on 11/22/1732 for work done between 10/4/1732 and 11/4/1732 “in servizio della nuova Fabrica et Ornato della Facciata di Fontana di Trevi.” Tognotti’s bill is signed by Salvi. (ASR/AV, busta 69, no. 2)
15. 12/20/1732: Bill for 138:10 scudi submitted by the ironmonger Simone Moretti covering work done between 10/10/1730 and 8/11/1732, which was approved by Salvi on 12/22/1732. Above Salvi’s signature appears the following note: “Tutti li sudd.i e Retriscritti lavori approvo essere stati fatti, et ordinati da me sottoscritto questo di 20 Xmbre 1732 Maffeo Angelo Contini.” (ASR/AV, busta 69, no. 5)
16. 12/21/1732: Per rendere asciutta dall’acqua la cava del fondamento della fontana di Trevi, ancor oggi vi erano gli operai che con due trombe cavavano acqua. (Valesio, 5:548)
17. 5/12/1733: Ha S. Beatitudine distribuiti 50,000 scudi delli 120,000 guadagnati col lotto ed ha dati 12,000 per la fabrica della facciata di S. Giovanni della nazione fiorentina, 10,000 per quella da farsi di S. Celso, 6,000 al Bambino Gesù conservatorio per terminare la chiesa e il resto per la Consulta e la fontana di Trevi. (Valesio, 5:595)
18. 7/24/1733: 1733. A di 24 Lug.o al S. Nicola Salvi per il Modello della Facciata . . . 110 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi,” p. 4)
19. 9/5/1733: In occasione di qualche dilazione fatta nel pagamento di coloro che hanno vinto al lotto, sono stati attaccati alcuni cartelli allusivi alla perdita fatta dalla Camera: alle colonne non ancora terminate della fontana di Trevi “Non plus ultra,” alla fabrica della Consulta di Monte Cavallo dalla parte dove il muro è sopraterra “elemosina per la fabbrica” e dall’altra parte “sito da dare a canone,” del che il Papa si è inquietato. (Valesio, 5:628–29)
20. 4/28/1734: Nella fabrica della fontana di Trevi cadde sopra un povero scarpellino un gran pezzo di travertino, dal quale rimase schiacciato e morto. (Valesio, 5:689)
21. 8/17/1734: A di 17 Agosto a Gio: Batta. Maini p. il Modello di cera… 50 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi,” p. 4)
22. 10/2/1734: Paolo Benaglia scultore: 1734. A di 2 Ott.re per p.zo de marmo Statuario . . . 300 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi,” p. 4)
23. 10/13/1734: È stato dato ordine all’architetto Salvi di terminare la facciata della fontana di Trevi fin al cornicione e poi di dare i conti, vedendosi che è d’una altezza grandissima. (Valesio, 5:732)
24. 3/29/1735: Bartolomeo Pincellotti scultore / 1735 A di 29 Mzo. 100 / A di 17 Agosto 100 / A di 15 Xm.re 50. . . . 250
Agostino Corsini Scultore / 1735 A di 29 Mzo. 100 / A di 14 Xm.re 100 / 1736 A di 7 Sett.e 50. . . . 250
Bernardino Ludovisi Scultore / 1735 A di 29 Marzo 100 / A di 6 Xm.re 100 / [1736] A di 25 Sett.e 50. . . . 250
Francesco Queirolo Scultore / 1735 A di 29 Marzo 100 / A di 17 Agosto 100 / A di 15 Xm.re 50. . . . 250 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi,” p. 5)
25. 5/17/1735: S. Beatitudine ha dati 5000 scudi per l’arma e finimenti da porsi sulla fontana di Trevi, non volendo poi dare altro per la mostra dell’acqua. (Valesio, 5:785)
26. 6/1/1735: Stima e misura of work done by the stone carver Francesco Tedeschi between 4/15/1733 and 6/1/1735 “Pella piana fatta dalla parte di dentro alla detta cimasa, cioè rivolta che fa parapetto indetta Balaustrata longa stesa attorno 37½ largha inpelle stesa p. 1¼ segue l’altro dal altra parte sim.e misura . . . 95:08” (ASR/ AV, busta 69, no. 63)
27. 6/1/1735: Stima e misura submitted by Nicola Giobbe and Matteo Caramasca on 6/1/1735, containing references to alterations made to the facade of the Palazzo Poli: “Seguono i muri che riempiano il prospetto dietro l’ornato di travertino sino addosso al muro di Casa Conti. Seguono altri lavori in levar d’opera Li Sassi di trav.no delle fenestre di facciata di Casa Conti, che sono state murate in occasione del Prospetto della Fontana di Trevi. Per aver scalzato, e levato d’opera la ringhiera di ferro della d.a fenestra.” (ASR/AV, busta 69, no. 88)
28. 6/8/1735: Bill for 4058:11½ scudi submitted by the stonecutters Giuseppe Poddi and Francesco Pincellotti, which was approved by Salvi on 6/8/1735: Segue La Scudella che forma Cuppolino di trav.o Intagliato a cassette tutte à mostaccioli degradati al punto con fiori in luogo delli rosoni Intagliati a fiori di quercia frappanti di varie sorti con ghiande e semi, et in altre cassette simili tramezzate con dentro diversi grotteschi intagliati a conchiglie dritte e roverse con l’intreccio di un fiore lumacato nel mezzo con suoi semi, e ricavatoci n.o 4 costole degradate parimente al punto e riquad.e con fascia e intaccat.ra, e nello sfondo di d.i ritrovatoci le cocciole intagliate degradate al punto con un laccio che finge d’esser infilate una con l’altra à ciasched.a di d.e quattro Costole il tutto ricavato dal masso in opera con molto scomodo e tempo rinettato pulito a sodisfatione. (ASR/AV, busta 69, no. 119)
29. 6/14/1735: 1735. A di 14 Giug.o à M.ro Carlo Camporese p.zo e fattura del Modello Grande di legno. . . . 120 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi, p. 4)
30. 6/17/1735: Il Papa ha dati 15,000 scudi per proseguire la fabrica della fontana di Trevi e si è posta mano ad adornarne i lati guastando quello ornamento del loro palazzo che vi aveano fatto gli duchi Conti di Poli. (Valesio, 5:794)
31. 8/1/1735: The painter Antonio Bicchierari paid 70 scudi: Nota delle Pitture a guazzo per servizio della nuova Fabrica della Fontana di Trevi fatte per ordine del Sig. Nicola Salvi Architetto della med.ma. Per aver dipinto a chiaro scuro colore di Travertino l’Arma di S. Santità, che fà finimento nel mezzo alla Cima della Sud:a Fabrica, con le due Fame, che la sostengono, come ancora li due Festoni di frutti, e suo basamento di larghezza p.mi 40, e alta p.mi 26. Dovendosi considerare, che si sono disegnate prima in picolo a casa dello scultore, e poi in grande il cartone di grandezza, come sopra; acciò il Falegname potesse fare il Fusto con suoi riporti. Per le quattro Figure che stanno più passo dipinte come sopra di grandezza alte p.mi 16, disegnate parimente in casa di ciascheduno de’ scultori in piccolo, e poi in grande, come è l’Opera. Tutto fatto da me Antonio Bicchierari. (ASR/AV, busta 69, no. 69)
32. 8/20/1735: Conto di Lavori di falegname fatti da me Carlo Camporese di ordine del Sig. Nicola Salvi Architetto consistenti in modelli armature fusti et altro per servizio della fontana di Trevi da Luglio 1735 A tutto Maggio 1740 come appresso . . . A 20 Agosto [1735] P. servizio delli Intagliatori . . . Per haver fatto una tavola p. modellare li scogli sotto li casini longha pmi. 3 larga pmi 1 . . . Per aver fatto un altra armatura p. modellare altri scogli delle parti di mezzo . . . A 24 Settembre [1735] Per haver fatto un modello di una delle parte delli casini fatto di tutta l’altezza del zoccolo con pilastrelli membretti finestre con grossezza di muri squinco e battenti con cornice da capo che gira attorno scorniciata tale è nel opera. (ASR/AV, busta 70, no. 295)
33. 8/29/1735: Era stata posta, non incisa ma scritta, l’iscrizione alla fontana di Trevi, benché non ancora terminata, ed era “Clemens XII aquam Verginem copia et salubritate commendata augustius exornavit etc.”: ora è stato mutato il quarto verso e invece di “augustius” è stato posto “magnifico cultu.” (Valesio, 5:808)
34. 9/17/1735: Bill for 560:47 ½ scudi submitted by Nicola Giobbe and Matteo Caramaschi, which was approved by Salvi on 12/17/1736. In date of 9/17/1735: Per haver revoltato sotto sopra con leve diversi pezzi di med.mi nella piazza alli Crociferi à causa, che non vi era altro da impiegrare li Omini p.che non erano terminati li modelli messovi di tempo n. 2 giornate di due M.ri con N. 10 garzoni con aver med.mte revoltato in parte anche incontro al Palazzo di Scavolini. (ASR/AV, busta 69, no. 118)
35. 9/21/1735: De’ denari guadagnati nel lotto S. Beatitudine ne ha dati scudi 10,000 per la fontana di Trevi, della quale si era quasi che sospeso il lavoro. (Valesio, 5:813)
36. 10/25/1735: Sono venuti nuovi travertini per terminare la fontana di Trevi, nella quale se ne consuma una prodigiosa quantità per formare i finti scogli su’quali si finge fondata la fabbrica. (Valesio, 5:819)
37. 11/16/1735: Si proseguisce la fabrica della fontana di Trevi, impiegandovisi un numero infinito di trevertini. (Valesio, 5:822)
38. 6/16/1736: Oggi cadde dalla più alta parte della fabrica della fontana di Trevi un muratore, che immediatamente morì. (Valesio, 5:888)
39. 7/31/1736: Misura, e stima delli Lavori di Scarpello, et altro fatti fare da Cecilia Tedeschi Ved. Rel. del. q.m. Fran.co Tedeschi in ornare di travertini li due Casini laterali al prospetto di mezzo della Nuova Fontana di Trevi che fà fare la Santità di Nro S.re Papa Clemente XII il tutto con ord.e dell’ Emo e Rmo S. Card.l Corsini e di Mons. Illmo, e Rmo Passerini Presid.te dell’acque fatti d.ti lavori a tutta robba spese e fattura della med.a Cecilia misurati da me sottoscritto, e stimati in conformità della loro qualità, e fatture il tutto come segue principiati detti lavori dal p.mo Luglio dell’anno 1735, e terminati à tutto Luglio 1736. (ASR/AV, busta 69, no. 117)
40. 9/5/1736: Simone Moretti, chiavaro / Conto de Lavori fatti alla Rev. Camera Apostolica per Servizio della Fabrica del Novo Ornato della Facciata à Fontana di Trevi come siegue, cioè . . . a 5 detto [9/5/1736] per havere fatto otto spranche di rigetta da botte lunghe un palmo e mezzo . . . che servono per tenere li sassi dell’Arma del Papa di peso N. 23 L . . . a 9 detto [11/9/1736] per haver fatto n.o 25 zeppe grosse di ferro larghe oncie 4 e longhe parte trè quarti, e parte mezzo palmo che servono per inzeppare li Travertini delle Fame . . . (ASR/AV, busta 70, no. 125)
41. 9/17/1736: Misura e stima of the stone carvers Giuseppe Poddi and Francesco Pincellotti . . . “Per il trasporto de’ trav.ni dalla Piazza de Barberini, e dalla Pilotta, e Campo Vaccino à Fontana di Trevi in Carrettate n.o 40 . . . Per la fattura, et intaglio di d.a Arme con Triregno isolato e guarnito di gioie, e ricavato p. la parte di sotto, e ornato con chiavi dalle parti, che scappono da due cartocci, parimente isolate, con targa contornata con diversi contorni, e Impresa di Nro Sig.re nel mezzo.” (ASR/ AV, busta 69, no. 119)
42. 9/1736: Antonio Carelli, pittore / Conto di Lavori fatti di Pittura à Fresco e di Bianca di Venetia color di Travertino à Oglio per accompagnare alle statue che sono nella facciata della Fontana di Trevi fatti dal Mese di 7bre 1736 . . . Più per haver dato di Color di Bianca color di Travertino come, e sopra, a Tutti li fiori che regge in mano la Statua con li fiori che escono dal Seno che sono di metallo, ed agli trè mano, e alli quattro acciò accompagnino come e d.a con più pericolo maggiore che e di d.a ed accompagnato si li fiori come le foglie, ed altro, che sono di metallo . . . 5:40 (ASR/AV, busta 70, no. 122)
43. 12/17/1736: Bill submitted by Nicola Giobbe and Matteo Caramasca . . . Per la spesa de proprij p. fare la forma dell’Arme di gesso, e modello degli scogli, di cera, e formature di gesso p. detti scogli assieme.” (ASR/AV, busta 69, no. 118)
44. 12/17/1736: Hora che è stata posta l’arma alla fontana di Trevi, si è dato ordine all’architetto Salvi di dar fuori i conti, contrassegno che non si abbia a procedere più avanti. (Valesio, 5:919)
45. 8/11/1737: Si vede in stampa un epigramma latino composto dal cardinale del Giudice con due elegie, una del Lorenzini ed altra dell’abate Lelli, per animare il Papa a dar compimento alla fontana di Trevi, ed è stata presentata al papa. (Valesio, 6:73)
46. 8/31/1737: Sono state stampate alcune composizioni latine senza nome di autori, ma questi sono: il cardinale Del Giudice, che ha fatto un epigramma assai buono, con due elegie del Lorenzini e Lelli, e queste supplicano il Papa acciò voglia terminare la fabbrica della fontana di Trevi per far comparire fuori l’acqua. (Valesio, 6:77)
47. 1/29/1738: E stato dal papa pagato alla casa Conti il danno cagionatole dalla nuova fabrica della fontana di Trevi con l’occupazione di alcune finestre d’una rimessa per farvi il bottino, ed è stata la somma di circa 4,000 scudi ed i scarpellini hanno ripreso il lavoro per formare il labbro della vasca. (Valesio, 6:112)
48. 5/21/1738: Ha S. Beatitudine dati scudi 10,000 per il proseguimento della tazza per la fontana di Trevi. (Valesio, 6:137)
49. 9/15/1738: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato di scudi cinquecento mon.ta al S.e Gio. Batt.a Maini Scultore di d.o Ornato, quali facciamo pagare a conto di scudi cinquemila concordati per la fattura della statua grande di mezzo, e gruppo de Tritoni, e due Cavalli marini per servitio di d.o ornato et in fede. / Casa 15 7bre 1738 / Felice Passerini Presid.te dell’Acque (ASR/AV, busta 70, no. 142)
50. 10/20/1738: È stata levata l’acqua di Trevi, essendo andati il medico del papa ed altri al Salone per esaminare la qualità d’un acqua, che si pretende con essa aumentare quella viene a Roma per lo stesso condotta per rendere più copioso d’acqua il nuovo fonte. (Valesio, 6:180)
51. 12/4/1738: Per terminare la fabrica di fontana di Trevi ha il papa fatto una nuova aggiunta di luoghi di Monte. (Valesio, 6:189)
52. 1/16/1739: Ha S. Beatitudine fatti dare 10,000 scudi al Salvi architetto per proseguire la fabbrica della fontana di Trevi, opera di molta spesa e poca riuscita. (Valesio, 6:197)
53. 2/26/1739: Sono giunti i marmi per le statue di fontana di Trevi, per terminare la quale si è fatta nuova giunta alli luoghi de’monti. (Valesio, 6:208)
54. 3/9/1739: Si continuano a portare marmi per statue e bassirilievi che devono porsi alla fontana di Trevi. (Valesio, 6:210)
55. 3/19/1739: II Comp.ta dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il Mandato di scudi mille al Sig. Fran.co Ceroti quali sono cioè scudi ottocento in conto del prezzo de Marmi, che deve dare per servizio di d.o Ornato, e venuti da Massa di Carrara, e che verranno in avvenire, e scudi dugento sono per il trasporto de Marmi sud.i ed un altro Marmo grosso, che era riposto nello studio del q.m. Benaglia allo studio del Sig. Giov. Batta. Maini cosi d’accordo, assumendosi esso Ceroti il peso di pagare d.i 200 all’ Huomini, che vi hanno lavorato altrimente et in Fede 1000 / Casa 19 Marzo 1739 / Felice Passerini Presid.e dell’ Acque (ASR/AV, busta 64, fasc. 160)
56. 3/20/1739: Conto de Lavori fatti ad uso di Faleg.me Cominciati li 9 Gennaro 1739 a tutto Luglio Sud.o Anno fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi per Ordine del Sig.e Nicola Salvi archit.o e Monsig.re Ill.mo Passarini Presidente di d.ta Acqua il tutto come Seg. fatti dalli Eredi del q.m Fran.co Polveroni e per essi à Mro. Nicola Enrico Falg.mi / A di 20 d.o [3/20/1739] Per hav. fatto un fusto di Tavole d’Albucco lavorate, e pol: inccollato per il Modello della Tazza del Ornato Long.o p.mi 12 e larg. pmi 2 ½ è poi contornato conforme il segno fatto dallo Scarpellino. / A di 6 Aprile [1739] Per N.o 4 giornate con dui Omini, et il Mastro più e meno volte considerato esser andato a Mettere in Op.e il Modello di Legnio della Facciata del Ornato allo Studio del Sig. Maini rimesso assieme à pocho à pocho, e rincollato quantita di Tavole di pezzi di ritolti, e rinchiod.o cornice bollette chiodi colla, e Tempo e Centaroli . . . / [4/6/1739] Per hav. fatto un Tavolone per il modello dove deve cadere 1’ acqua dalla tazza di inanzi fatta di Tavola grossa d’Abb.co lavorata e polita long.a pmi 9 larg.a p. 3 ½ intaccata tutta accio che entri nelli piedestalli Tonda d’Avanti conforme il Modello di Carta fatto dal Sig. Maini, e Sig. Salvi. (ASR/AV, busta 70, no. 187)
57. 5/19/1739: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato al S.e Nicola Salvi Architetto di d.o Ornato di scudi trenta mon.ta, quali facciamo pagare per la mercede ad esso dovuta per la fattura e delineatura della pianta giuditiale fatta nella lite, che verte frà il V. Capitolo, e Canonici di S. Maria Maggiore, e d. fabrica dell’ ornato in occasione della pretentione dalli medemi eccitata di voler il prezzo di quell’acqua, che d’ordine di N.S. si vuole introdurre nella forma Maestra che conduce tutto il corpo dell’ Acqua Vergine nella Citta di Roma . . . / Casa 19 Maggio 1739 / Felice Passerini Presid.te dell’ Acque (ASR/AV, busta 70, no. 146)
58. 6/23/1739: Si proseguisce la fabrica della fontana di Trevi, non si sa che cosa riuscirà, con poca speranza di buono, non essendosi fatto sin ora che fare e disfare i scogli con gran consumo di trevertini. (Valesio, 6:237)
59. 11/27/1739: A di 29 Mzo 1752 / Nota di tutto il Denaro a Gio: B.a Maini Scultore per Conto dell’ Ornato di Fontana di Trevi mediante li Inf.ti Ordini tratti dalla Fel. M. Monsig. Passerini già Presid.e dell’Acque come distinta in app. . . . / 1739. A di 27 Nov. gli fù spedito altro ord. n. 211 di 150 à della fattura del modello della statua grande, e gruppo che stà facendo per d.o ornato come alla Giustificaz.e n. 203 . . . 150 . . . / 1740. A di 24 Ag. gli fù spedito altro ord.e n. 240 di 150 perche disse à tenore della Giustifica.ze 231 per resto, saldo, e final pagam.to di 500 concordati per l’intiera fattura del Modello della Statua grande gruppo de’Tritoni, e Cavalli Marini post’in opera nella Fontana con obligo di coreggere ed emendare quello si stimarà necessario per compime.to di d.o Modello senza spesa, ed Emolu. alcuna . . . 150 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160)
60. 2/10/1740: Da’ turchi fatti schiavi a Fiumicino si è ricavato che tra le prede fatte era stato un legno genovese che portava i marmi per la statua e bassi rilievi della fontana di Trevi e che l’avevano affondato. (Valesio, 6:303)
61. 3/10/1740: Alla fontana di Trevi si è portato il masso della gran statua dell’Oceano, da terminarsi con lo stucco per modello. (Valesio, 6:320)
62. 6/13/1740: Un giovane portoghese allievo del Maini scultore, nel lavoro della fontana di Trevi caduto e percossa gravamente la testa, se ne morí. (Valesio, 6:350)
63. 8/19/1740: Alle 22 hore andarono il cardinale Corsini e Valenti a vedere la fabbrica della fontana di Trevi. (Valesio, 6:378)
64. 8/24/1740: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato al S. Gio. Batt.a Maini Scultore di d.o Ornato di scudi centocinquanta, quali facciamo pagare per resto e final pagamento di scudi cinquecento concordati per l’intiera fattura del modello della Statua grande e gruppo de Tritoni, e Cavalli Marini posto in opera nella fontana da farsi, con l’obligo di emendare e corregere quello si stimara necessario per finale compimento di d.o modello senz’altra spesa, et emolumento perche cosi et in fede / Casa 24 Agosto 1740 / Felice Passerini Pres, te dell’Acque (ASR/AV, busta 70, no. 231)
65. 9/7/1740: Si è sospeso il lavoro della fontana di Trevi, sì perché si è consumato il denaro, sì anche per il ricorso dello scultore Maini per non storpiare secondo l’idea dell’architetto il suo lavoro. (Valesio, 6:391)
66. 3/15/1741: Essendo insorta lite fra l’architetto Salvi di fontana di Trevi e lo scultore Maini, si sono incominciati a guastare i modelli di stucco delle figure, cioè dell’Oceano, de’ due Tritoni e de’ due cavalli marini, uno de’ quali con le ale. (Valesio, 6:451)
67. 3/30/1741: S. Beatitudine andò questa mattina privatamente alla basilica Vaticana a fare le sacre funzioni della Settimana Santa e darvi la solita benedizione. Nell’andare fu scoperto il ricinto di tavole della fontana di Trevi per fargliela vedere ora che si mutano i modelli delle statue, e la sera ritornò al Quirinale. (Valesio, 6:455)
68. 5/22/1741: Volendo S. Beatitudine che si ponga fine alla fontana di Trevi, si è fatto fare dall’architetto lo scandaglio della spesa per terminarla, ed è stato dato di 14,000 scudi, senza fare le statue e bassi rilievi, ma lasciarle, come sono, di stucco. Questa opera di grandissima spesa fin da principio non piaque. (Valesio, 6:477)
69. 8/13/1741: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato al Sig. Gio. Batta. Maini scultore di d.o Ornato di scudi cento mon.ta, quali sono per recognitione delle nuove fatiche per il risarcimento del Modello di Stucco presentato nella Piazza della Fontana di Trevi secondo la nova idea del Sig. Agostino Masucci Pittore eletto dal E.mo Sig. Cardinal Corsini, come si vede nel suo attestato dato in computisteria, qual somma si paga per resto, e final pagamento di d.o modello, e che si sia altro, che possa pretendere sino al p.nte giorno, per d.o titolo et in fede. / Casa 13 Agosto 1741 / Felice Passerini Presidente dell Acque.
Il sottoscritto, essendo stato Eletto dall’ E.mo Sig. Card. Corsini per sopra intendere al modello della Fontana di Trevi, e perche era cosi contento il Sig. Gio: Batta. Maini scultore, che operava d.o Modello, ed’ anco il Sig. Nicola Salvi Architetto di d.a Fontana, fù da mè accettata la d.a sopraintendenza per sodisfare alli comandi di d.a Sua Em.a onde più volte andiedi, viddi, e considerai, è secondo il mio debol talento Consigliai, che si dovesse mutare l’atione delli tritoni, ed il sito del Cavallo Placido col suo tritone, è qual cosa ancora nella prima figura; è questa mutazione prontam.te Lo scultore ne fece modeletto di Creta à sodisfazione mia, e del Sig. Salvi, e questa mutazione fù idea mia, è non già sbaglio dello scultore, è perciò moltiplicata la fatica, è di questo ne faccio piena ed indubitata fede. / Agostino Massucci Pittore Accad.co (ASR/AV, busta 70, no. 260)
70. 9/21/1741: Si proseguisce il lavoro della fontana di Trevi, ma lentamente e fin ora vi sono stati spesi scudi 114,000 e per darle il compimento con statue e bassi rilievi di marmo giungerà alla somma di 115,000. (Valesio, 6:518)
71. 12/24/1741: Misura e stima of work done by Nicola Giobbe and Matteo Caramaschi between 1/2/1737 and 12/24/1741, including scaffolding: “Per il Ponte reale fatto à posto à causa di mettere in Op.a li modelli tanto della Statua, che Cavalli Marini e Tritoni. (ASR/AV, busta 70, no. 289)
72. 2/7/1742: Si è posta di nuovo mano alla fontana di Trevi, avendo S. Beatitudine date alcune migliaia di scudi acciò si termini con far venire l’acqua. L’architetto Salvi, dopo aver consumate montagne di trevertini, ha di nuovo variato pensiero, ammontonatine altri fin al mezzo della gran nicchia, e si sta attendendo che cosa riuscirà. (Valesio, 6:558)
73. 4/12/1742: A di 12 Aprile 1741. Misura e stima delli lavori d’intaglio de scogli, piante, erbe diverse, alberi, et altro fatto da Gioseppe Poddi e Francesco Pincellotti Intagliatori compagni per l’Ornato della Nuova Fontana di Trevi incominciata sotto il Ponteficato di Clemente XII, il tutto con ordine dell’ E.mo e R.mo Sig. Cardinal Corsini e di Monsig. Ill.mo, e R.mo Passerini Presidente dell’acque misurati, e stimati da me sottoscritto secondo le loro qualità, e fatt.ce, il tutto come segue.
References to plants carved on the scogli: una pianta di capperi, che nasce da sotto l’architrave . . . con suoi rami e frondi . . . diversi rami di ellera . . . una pianta di lingua di cane, che resta sotto il terzo pilastro . . . una pianta di cardo, che resta sopra li scogli nell’ angolo . . . un’albero di ceraso marino che resta superiore al misurato, intagliato con n.o 3 tronchi, rami, foglie, e frutti che scherzano in diverse maniere . . . diverse piante di pampani, e canne che restono nel sito sotto il pezzo di mezzo . . . una pianta di tasso che resta nell’altra punta incontro . . . una pianta di courbita, che resta nel sasso maggiore . . . una pianta di ciambrusco . . . un albero di cerqua . . . diverse piante di giaro, carciofi, e cavoli, che restano nel terrazzo incontro la porticella delle botte . . . un’ altra pianta di foglie ad acqua . . . targa, con ramo attaccato di lauro con cordoni, e cappello . . . una pianta di fava grassa, che resta addosso il secondo pilastro verso S. Martino . . . una pianta di Tasso . . . un ragano . . . una pianta di semprevivo, che resta nella rivolta verso S. Martino . . . una pianta d’edera terrestre . . . un albero di fico nella rivolta con rami, foglie, e frutti . . . frondi di cerqua con foglia ad acqua in mezzo che . . . restano sotto il corpo del vaso . . . ovolo con baccelli che resta dalla parte di sopra di d.o vaso . . .
Per la spesa di cera, e gesso, giornate del formatore per le molte e diverse forme si di tutti i scogli, erbe, e carro di conchiglie modellati in piccolo dal Sig. Salvi, come di tutte le med.me erbe e di molte parti di scogli ridotte dagl’ Intagliatori per ordine del med.mo in maggiore grandezza, e di due serpi modellati in opera dal Sig. Maini, seg. per spese di tende, e corde per commodo degl’Intagliatori si d’estate à causa del gran sole, come d’inverno per l’acqua . . . Seg. per . . . il prezzo del modello de i due serpi sud. fatti in grande nel suo luogo pagato al Sig. Maini, e del carro di conchiglie fatto nella sua grandezza naturale sopra i scogli dal Sig. Francesco Ruggieri stuccatore, e suoi huomini e stabilito di stucco come doveva esser l’opera per potervi situar sopra il modello della statua principale, e per altro regalo dato al Sig. Bartolomeo Pincellotti che accommodò le due Fame accanto l’arma in più luoghi dopo morto il Sig. Benaglia. Seg. la fatt.ra di tutti i modelli sud.i dall’istessi Intagliatori trasportati in maggior grandezza dalli piccoli del Sig. Salvi, cioè erbe, scogli, carro et altro, e fatti formare, e gettare per il regolamento dell’ intaglio, che comprese tutte le sud.e partite insieme importano . . . scudi 500 (ASR/AV, busta 70, no. 290)
74. 6/16/1742: Si vide poi quasi terminata la magnifica fabrica della fontana di Trevi, mentre in questi giorni vi è stato collocato il giro marmoreo, che forma la gran Vasca di essa Fontana; ed in oggi si vanno faccendo alcuni piccoli fondamenti da eriggervi una scala a cordonata, per la quale potrassi commodamente calare al sudetto Vascone. (D.O., no. 3882, p. 8)
75. 12/5/1742: The merchant Giuseppe Bartoli submits a bill for canvas and other supplies:
A di 5 Dec.re 1742 / Conto del appresso Canevaccio dato d’ord.e di Monsig. 111.mo e Rev.mo Felice Passerini Presidente del’Acqua Vergine, servito p. fare una tenda p. l’ornato di Fontana di Trevi di 20 teli longhi di Canne 7 l’uno di Canna Romana. (ASR/AV, busta 71, no. 311)
76. 2/1/1743: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato di scudi dugento mon.a a Gio. Batta. Maini scultore di d.o Ornato, quali gli si fanno pagare in conto del Lavoro del novo modello, che fà nel Vascone della fontana di d.a acqua Vergine in fede / Casa p.o febr.o 1743 / Felice Passerini Presid. dell’Acque (ASR/AV, busta 71, no. 307)
77. 4/7/1743: Il Computista dell’Ornato dell’Acqua Vergine faccia il mandato di scudi cento mon.ta al Gio. Battista Maini scultore di d.o Ornato quali facciamo pagare a conto del modello, che presentamente lavora nel Vascone di d.o ornato et in fede / Casa 7 Aprile 1743 / Felice Passerini Presid. dell’Acque (ASR/AV, busta 71, no. 312)
78. 8/24/1743: In questi giorni è stata smantellata in parte la Piazza di Trevi dal gran steccato di tavola ivi fatto da lungo tempo per dar comodo al lavoro di quella sontuosa Fontana, la quale si vede quasi terminata in tutte le sue parti, e magnificamente eretta con nobile simetria, e disegno; poiche oltre le grandiose Colonne, che la decorano, vi è nel mezzo la Statua rappresentante l’Oceano, con scettro in mano; e più abbasso due Tritoni, che reggono il freno di due Cavalli marini; vi sono ancora molti abbellimenti di Statue, scogli, erbe, conchiglie, serpi, & altri varj ben intesi ornati; dovendo il tutto essere scolpito in marmo, benchè alcune delle dette cose, che non sono terminate di marmo siano per ora di stucco, state poste ad uso di modello per goderne la comparsa, in effetto al sommo maestosa, e nobilissima; e già fino da Martedi circa le ore 23., alla presenza di molti riguardevoli Personaggi, che vi stiedero però in privato, e di numeroso Popolo, assistendovi l’Architetto di si cospicua Fabrica Sig. Nicola Salvi Romano, fu data l’Acqua universalmente, ma non in quella gran copia, che si darà in appresso, per tutta quella vasta Mole marmorea, cadendo rapidamente dalla bocca principale nell’ampio Vascone, ed a sufficienza ripartita l’altra in altre parti con varj scherzi; ma più specialmente in quello addattato al pubblico comodo, ove ogn’uno potrà prenderne con tutta facilità, formato in un scoglio separato dalla Fontana, sopra del quale, che sta in atto di cadere, scherzando due Serpi gettano dalla bocca copiosa Acqua. Questo si utile, ed insieme magnifico ornamento della Città, quando si vedrà del tutto compito, benchè principato dal Sommo Pontefice suo Predecessore, sarà uno de più manifesti contrasegni, tanto della somma munificenza di Sua Bne, che del suo distintissimo amore per i suoi Sudditi, verso de’ quali è sempre intento a promuovere tutto ciò che puo ridondare in loro beneficio, e vantaggio. . . . II giorno la Santità Sua . . . facendo la strada della Piazza di Trevi si compiaque osservare con particolare sua sodisfazione la struttura di quella nuova quasi terminata nobilissima Fontana, di già arricchita della sua preziosa Acqua, e smantellata in buona parte dal ricinto di tavole, come si è detto. Fermovvisi la Santità Sua per qualche spazio di tempo in discorso con Monsig. Maggi . . . Presidente delle Acque . . . ; essendovi presente anche il disopranominato Architetto di quella Fabrica per ragugliare Sua Bne di ciò avesse desiderato sapere circa tale Edificio. (D.O., no. 4068, pp. 13–15; 17)
79. 10/31/1743: Stima e misura of work done by Nicola Giobbe covering work carried out between 6/25/1742 and 10/31/1743:
Per giornate numero tre di un Mastro con numero 8 garzoni il giorno serviti in scalzare, e levare di opera li modelli calati a basso e portati con curoli alla fabbrica dell Elmi con avere anche per d.i piantato il tiro, e doppo levato di opera dato in nota come sopra con consumo de ferri . . . 7:80 / Per il tempo di numero 20 giornate di due huomini il giorno serviti in disfare li Tritoni, e Cavalli, e fatto portare via tutto il calcinaccio, ed altro in quantità di numero 60 carrettate cosi dato in nota dal Mastro . . . 14:50 (ASR/AV, busta 71, no. 333)
80. 5/11/1744: A fragmentary letter addressed to Ridolfo Venuti concerning the inscription of Benedict XIV on the Trevi, which he composed. Also see 5/13/1744 below: Di Casa li 11 Maggio 1744 / Dovendo in pochi giorni ritornare l’Aqua alla Fontana di Trevi, nel qual tempo dovrà essere interam.te compito il lavoro. Quindi è che il Presidente dell’Aque, nell’atto che riverisce con piena stima l’Ill.mo Sr. Can.co Venuti, lo prega ancora sollecitare l’iscrizione da affigersi ed incidersi nel Fontanone sud.o, acciò vi si possa vedere espressa . . . [gap] . . . l’Aqua . . . [gap] . . . (BAV, Cod. Ottob. Lat. 3128, f. 23)
81. 5/13/1744: Di Casa 13 Mag.io 1744 / Essendosi Ieri sera portato Giancostanzo Caracciolo dall’ Emo Seg.rio di Stato, ed avendo discorso coll’ E.S. tanto dell’Iscrizzione quanto del nome di Nro Sig.re da ponersi in mezzo del Cornicione della Fontana di Trevi, approvò il tutto, a riserva delle due parole Aquam duxit, credendo il Sig.r Cardinale, che ciò non sia propriamente vero; onde in luogo di quel duxit vi vorrebbe una sola parola la qual . . . [gap] . . . perfetta terminazione dell’opera. Di tutto ciò esso Caracciolo ne porge la notizia all’Illmo Sig.r Can.co Venuti, al quale raccomanda ancora, che voglia scegliere la parola, che crederà col suo prudente intendimento, adattarla alla mente del d.o Emo Porporato . . . [gap] . . . (BAV, Cod. Ottob. Lat. 3128, f. 22)
82. 5/29/1744: Misura e stima della terminaz.e delli Lavori d’intagli di scogli, carro, serpi, et altro fatti p. la terminazione dell’ornato di Fontana di Trevi sotto il Pontificato di Papa Benedetto XIIII sino al presente giorno [5/29/1744] da Giuseppe Poddi e Francesco Pincellotti Intagliatori Compagni, et ordinati, misurati, e stimati da me sottoscritto Architetto con la considerazione delle loro qualità e fatture il tutto come segue.
Per la fattura, e intaglio del serpe, che finge passare dietro il sopradetto fico long.o in due partite p.mia 29 ½ larg. girato p.m i 2 ½, ed il med.o serpe contiene per la fatture della testa studiata dal vero con bocca aperta con suoi denti straccati, e bocca traforata per il condotto e voltata staccata con diligenza tutte le voltate, che in essi serpi contengano il tutto studiato dal vero, e lustrato consideratone la fattura, e durezza della Pietra . . . 88:50 . . . Per la fattura e intaglio dell’altro serpe della med.a fattura, mà con scherzo diverso fingendo la coda di abbracciare il vaso per la parte dello scoglio, e inciamellandosi viene a passare la terra sopra à un pezzo di scoglio vicino l’altra serpe sudetta long. girata pmi 29 5/6 larg. girata nel maggiore p.mi 2 ½ rotata impomiciata, e lustra simile alla retroscritta . . . 89:50 (ASR/AV, busta 71, no. 340)
83. 7/4/1744: Vedendosi ormai quasi perfezzionata la magnifica Fabrica della Fontana di Trevi di cui è stato l’Architetto il Sig. Niccola Salvi Romano, si è intanto discoperta una breve Iscrizzione scolpita a gran caratteri di lastra d’ottone nella fascia di marmo sotto il cornicione della facciata, del seguente tenore: PERFECIT BENEDICTOS XIV.PONT.MAX.—e la medesima è stata apposta sotto quella, che già vi era nel riquadro di mezzo sotto l’Arme dalla san. mem. di Papa Clemente XII Corsini. (D.O., no. 4203, pp. 19–20)
84. 7/11/1744: . . . la Sant. Sua . . . nel partire dal Quirinale volle fare la strada di Fontana di Trevi, che essendo stata smantellata dal gran steccato di Tavole, che la circondava, ed arricchita di tutta la sua preziosa, e copiossima Acqua, vi si fermò Sua Santità, e smontato di Carozza osservò con piacere quella magnifica Fabrica del tutto terminata, alla riserva delle Statue, che situate nelle proprie nicchie, ed altri luoghi fatte per ora di stucco, e di semplice pittura a chiar’oscuro sul legno, e conforme lo sono ancora alcuni ornati di basso rilievo, doveranno poi col tempo esservi apposte di marmo; e vi si trovò a ricevere, ed inchinare Sua Bne Monsignore Caracciolo di Santobono uno dei Chierici di Camera, e Presidente delle Acque, con il Sign. Nicola Salvi Architetto, a quali il S. Padre dimostrò di tutto l’operato molto gradimento. (D.O., no. 4206, pp. 7–8)
85. 7/21/1744: 1744. A di 21 d.o [Luglio] à Pietro Marchesini per mercede delli disegni di n. 16 Lettere Majuscole per farne li modelli per gettarle di metallo per l’iscrizione . . . 24 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, “Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi, p. 10)
86. 7/23/1744: Stima e misura submitted by Giuseppe Poddi:
Misura del Carro / Per la fattura, e Intaglio del Conchiglione, che forma carro alla figura dell’ Oceano lavorato a guisa di Ostricha intarterita da ogni parte imitando il vero, e la medesima è consistente in una Ostricha doppia cioé nel da Capo scherza slabrando il suo fine di contorno Iregolare con sua grossezza intarterita, come si dovesse aprire, da piedi à dette restringe, e forma due gran Corni intarteriti sopra ad uno di essi posa il piede la figura, e snodando per il di sotto scherzosa forma due orecchioni intarteriti per di dentro, e sopra terminando spumose, e rivolgendo verso l’Ostricha di sotto con la medesima grossezza forma due grandi occhi, che in mezzo alli medesimi dalli Tarteri de Corni ne nasce una bocca dove scatorirà l’acqua poi siegue la grosezza delle parti laterali di detti occhi, e con grandi scanelli parimente intarteriti formano un’altra Ostrica, dove dovrà correre la gran bocca d’acqua, et in mezzo ad essa dai Tarteri molto rilievati formano due tazze per fare cadute, e bullori dell’ acqua, e tutta la sudetta Machina è lavorata con cavi, fondi, e vote da ogni parte . . . 2070:60 (ASR/AV, busta 71, no. 340)
87. 8/6/1744: Conto Di Pitture servite Per la Fontana di Trevi fatte d’Ordine dell’ Ecc.mo Monsig.r Santobono da me Antonio Bicchierari.
Per due bassi rilievi di chiaro oscuro bianco dipinti à oglio alti palmi 14:, e Larghi palmi 10., che rappresentano in un Marco Agrippa, che ordina la Fabrica dell’Acquedotto, nell’altro la Vergine Trivia, che insegna à Soldati la sorgente dell’Acqua.
Per due Statue dipinte come sopra alte palmi 22: larg. pmi 12:, che rappresentano Li sud.i Marco Agrippa, e la Vergine Trivia.
Avendo concordato con il S. Nicola Salvi Architetto le sudette Pitture per prezzo di scudi 75 dovendosi fare a Guazzo, ma poi consideratosi esser più durevole si sono dipinte à oglio con l’approvazione di Sua Ecc.za, e però avendo cresciuto la fatica, e spesa de i colori, e oglio, Perciò si domanda il prezzo di . . . scudi 100.
Al Computista dell’ Ornato di Fontana di Trevi spedira l’ordine per scudi novanta questo di 6 Agosto 1744. S.G. Caraciolo Presidente dell’Acque. (ASR/AV, busta 71, no. 345)
88. 9/5/1744: Nella nobilissima nuova Fabrica della Fontana di Trevi fu discoperta nelli scorsi giorni l’Arma di Monsig. Caracciolo de Principi di Santobono Presidente delle Acque, e come tale ha indefessamente invigilato all’adempimento della magnanima idea di Sua Bne in sì prospicua Opera; e la medesima Arma si vede scolpita con suo Cappello, e fiocchi in un scoglio laterale, che fa ornamento alla stessa Fontana, esistente dalla parte della strada, che conduce alla Chiesa di SS. Angeli Custodi. (D.O., no. 4230, p. 2)
89. 10/3/1744: Nell’Arma, che già si disse, di Monsig. Caracciolo de Principi di Santobono collocata nel nuovo Edificio della Fontana di Trevi vi è stato aggiunto l’ornamento di una fascia in cui si vedono scolpite le seguenti parole: JOANNE COSTANTIO CARACCIOLO AQUARUM PRAESIDE (D.O. no. 4242, p. 3)
90. 9/18/1745: Sopra la Porticella, che da l’ingresso alla conserva delle Acque della magnifica Mole di Fontana di Trevi, situata propriamente dalla parte laterale di essa Fontana, per la strada che conduce alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli, e quasi dirimpetto ai Palazzo de Sign. Scavolini, è stata collocata in questi giorni la seguente Iscrizzione: BENEDICTUS XIV, POM. / Rivos Aquae Virginis, / compluribus locis manantes, / quique in usu esse desierant / in Urbem reduxit, / Aquaeductus vetustate collapsos / restauravit / Fistulas, Tubulos, Castella, Lacus, / purgato Fonte, restituta forma / ingenti Liberalitate / in ampliorem formam redegit / Ann. Sal. MDCCXLIV, Pont. IV. (D.O., no. 4392, p. 12)
91. 12/23/1745: Nota di spese fatte da Nicola Salvi p. servizio della Fontana di Trevi. / Per la pigione di due stanze prese, e ritenute più anni in affitto p. comodo di fare i modelli e particolarmente de i scogli, e piazza, come p. ricevuta . . . 70 / Per tanti pagati in più volte allo scultore p. far eseguire in modelli i diversi pensieri delle figure p. l’ornato della fontana, come p. ricivute . . . 110 / Per spesa di cera, creta, modelletti di legno, ferri, assistenza d’un uomo, et altro . . . 32:25 / Per il calesse preso a vetture molte volte nel tempo, che si lavorava il cassone di legno temporaneo a Bocca di Leone p. rimandar l’acqua a Roma, come p. ricevuta . . . 17:75 / somma ass.e 230 / Il Comp. dell’ Ornato di Fontana di Trevi spedirà l’ordine di scudi duecentotrenta pagabile al S. Nicola Salvi Arch. to di esso Ornato per rimborso di pag.ti comesr. A di 23 Xmbre 1745 / G. Caracciolo Presidente dell’Acque (ASR/ AV, busta 71, no. 363)
92. 12/2/1746: Matteo Caramaschi Murat.re per il Fondam.to e positura del Pilo per beverare, selciata di quadruccii, e Muro della Cortina. 1746 A di 2 Xm. per intiero . . . 300 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi, p. 3)
93. 9/1747 circa: Denari dati da S. me. di Clem. PP. XII: Dal Lotto di Roma . . . 58135:25 (ASR/AV, busta 64, fasc. 160, Pagamenti fatti per l’Ornato di Fontana di Trevi, p. 11)
94. 8/28/1748: Felice Botti Capom.ro Murat.re Conto de lavori di Muro, Cave di Terra, ed altro fatto al Lavatore publico nella Piazzetta a piè la strada, che va al Portone della Panateria di Mte. Cavallo. (ASR/AV, busta 87, no. 348)
95. 10/3/1748: Conto, e misura di lavori ad’uso di Scarpellino, e intagliatore di Pietra fatti da Fran.co Pincellotti, e dal q.m Giuseppe Poddi p. la nuova porta della Botte dell’acqua di Fontana di Treve, con Scrizzione, e Arma Sopra à d.a e Compreso l’arma di Mon. Illmo Presidente dell’Acqua fatta sopra lo scoglio della Fontana, et altro ornam.to d’intaglio, come in appro segue . . . / A di 3 Ott.re 1745 / Per la fatt.ra dell’intaglio fatto in opera l’arme di Mons. sopra lo scoglio della fontana, cioè aver scoperto la targa, che gia vi era dalli tartari, che in parte la ricoprivano, et aver tomato à lavorare la d.a arma, et ingrandita, con aver incavato, e rilevato lo scoglio di sotto accrescendovi parte delle soglie di lavoro, che la reggevano, et aver aggiunto li fiocchi, et il Cappello sopra con pezzo riportato, et intagliato l’impresa del Leone in mezzo il tutto ricercato alto d.o Lavoro p.i 8 lg. p.i 6 considerato l’incommodo d’averlo lavorato in opera . . . 57:60 (ASR/AV, busta 71, no. 364)
96. 11/25/1748: Acqua Vergine / Nota di diversi accessi et operazioni fatti da mè Luigi Vanvitelli Pro. Archi.to di detta acqua, con ordine di Mon.re Ill.mo e Reve.mo Pietro Petroni Presidente del tribunale delle acque a di 25 9mbre 1748. (ASR/AV, busta 64, fasc. 158, no. 3)
97. 2/13/1751: In detto giovedi mattina stiede esposto con pompa funebre nella chiesa di S. Maria in Aquiro, detta l’Orfanelli, sua Parrocchia, il defonto celebre architetto Nicola Salvi Romano, di cui tra le altre insigni opere, si ammira quella della famosa fabbrica della fontana di Trevi. (D.O., no. 5238, p. 13)
98. 3/14/1759: Monsig. Niccolò Perrelli Nostro Tesoriere Generale: Avendo noi determinato che il prospetto della Fontana dell’Acqua Vergine detta di Trevi, una delle più conspicue moderne fabbriche di questa nostra città di Roma venga intieramente compito, e perfezzionato mediante la costruzzione delli mancanti bassi rilievi, e statue di pietra, in luogo di quelle composte di stucco—che al presente vi esistono; Perciò col presente nostro chirografo, in cui abbiamo per espresso lo stato della fabbrica della sudetta Fontana e qualunque altra cosa quanto si voglia necessaria di esprimersi vi ordiniamo, ed ingiongiamo, che dei denari della nostra Camera ne facciate passare per ora nella depositeria generale della Reverenda Camera a credito della medesima in conto a parte ed a libera disposizione del Rev.mo Cardinal Colonna Camerlengo la somma di scudi tremila moneta, per doverli, senza cura di veruna persona erogare nelle spese necessarie per la formazione delle dette statue e bassi rilievi, ed ornamenti della sudetta Fontana, ed in questa forma ne diriggerete alla Depositeria della detta nostra Camera, ed a chiunque spetta li vostri ordini pel detto pagamento, e farete ogni altra cosa necessaria, per esser tale la mente, e volontà nostra precisa, non ostante qualunque cosa, che facesse, o potesse fare in contrario. Dato dal nostro Palazzo Apostolico Quirinale questo di 14 Marzo 1759. CLEMENS PP XIII (ASR, Computisteria Generale dopo la riforma di Benedetto XIV, Seria Verde, Giustificazioni del Libro Mastro Generale, busta 39, no. 41)
99. 6/2/1759: Per ordine della Santità di N. Sign., sono già mold giorni, che si è dato principio al lavoro delle statue, e bassi rilievi, che dalla magnanimità della Sant. Sua vogliono farsi collocare nei siti già opportunamente disposti fin da quando si fece la fabrica della nobilissima, e veramente magnifica Fontana di Trevi, per maggiore ornamento della medesima; e li virtuosi Scultori di tali opere sono li Signori Pietro Bracci, Filippo Valle, Giovanni Grossi, ed Andrea Bergondi. (D.O., no. 6537, p. 20)
100. 5/29/1762: In questi giorni passati è stato terminato il lavoro di perfezzionare ne suoi abellimenti, restati fin’ora interrotti dopo essere stata costrutta di nuovo, e rimossa dalla sua antichità con la magnificenza, che si vede la famosa fontana di Trevi, Opera del celebre Architetto Salvi, poichè essendo mancante di alcune statue, e bassi rilievi postivi per allora in modelli di stucco, vi sono stati adesso messi di marmo, e questi in particolare vengono ad essere la statua, o sia colosso nel prospetto principale di mezzo rappresentante l’Oceano, e li due Cavalli marini, con li Tritoni reggenti il freno de suddetti, e questi sono opera del Sig. Pietro Bracci Romano.
Le due statue nelle nicchie laterali rappresentanti quella a mano destra la Fertilità, e l’altra alla sinistra la Salubrità, sono opera del Sig. Filippo Valle Fiorentino.
Il basso rilievo situato a mano destra rappresentante Marco Agrippa, che ordina la fabrica degl’Acquedotti è del Sig. Andrea Bergondi Romano, e l’altro a mano sinistra rappresentante Trivia in atto d’insignare alli soldati di detto Marco Agrippa la sorgente dell’Acqua Vergine, è del Sig. Gio: Battista Grossi Romano, tutti virtuosi scultori.
Nel frontispizio poi, o sia cornicione della stessa Fontana vi si legge scolpita a gran caratteri in metallo dorato la seguente Iscrizzione: Positis Signis, &, Anaglyphis / Tabulis l lussu dementis XIII / Pontificis Maximi / Opus, cum omni cultu absolutum / Anno Domini MDCCLXII.
Essendo cosi del tutto compita in detti suoi mancanti abbellimenti, Sabbato della passata 22. del corrente il dopo pranzo, la Sant. di Nostro Signore in occasione di portarsi alla visita delle 40.ore nella Chiesa di S. Ivo de Brittoni, facendo ivi fermar la carozza, si compiacque trattenersi qualche poco tempo ad osservarla, ed allora fu scoperta per la prima volta al publico. Vi si trovarono ad umiliarsi al Santo Padre, e a dargli pieno ragguaglio del tutto il Sig. Giuseppe Pannini Romano, che ha cosi bene eseguito tutta l’opera come Architetto del Tribunale dell’Acqua Vergini, & il sudetto Sig. Bracci scultore, ed il primo di essi gli presentò il disegno di essa Fontana, clementissimamente gradito dalla Santità Sua. (D.O., no. 7005, pp. 4–6)
101. 7/14/1762: Monsig.r Saverio Canale Nostro Tesoriere Generale. Essendo intieramente compito, e perfezzionato l’ornato, e Prospetto della moderna ragguardevole fabbrica della Fontana dell’Acqua Vergine denominata di Trevi, mediante la costruzione delle statue, e Bassi rilievi mancanti, eseguita in vigore dei nostri ordini, e per il totale pagamento delli scultori ed artefici, che ci anno operato, mancando la somma di scudi due mila ottocento quarantasette, e Bajocchi settanta due moneta, a tenore della distinta nota presentataci dal Rev.mo Cardinal Girolamo Colonna Camerlengo, al quale ne abbiamo incaricato la sopraintendenza, e volendo inoltre che a credito, e libera disposizione dello stesso Rev.mo Cardinal Camerlengo si faccia passare la somma di scudi seicento per eseguirne la nostra mente ed intenzione comunicatagli; Perciò col presente nostro chirografo, in cui abbiamo per espresso lo stato di detta Fabbrica, e suoi ornati, la quantità de’ denari somministrati a tal’effetto, li conti dei lavori fatti, e qualunque altra cosa quantosivoglio necessaria ad esprimessi ordiniamo, ed ingioniamo a voi, che oltre la somma di scudi ventun mila fatti somministrare con altri nostri chirografi segnati li 14 marzo, e 12 dicembre 1759, 23 febbraio 1760, 5 febbraio, 5 agosto, e 12 dicembre 1761, facciate dei denari della nostra camera passare nella di lei depositaria Camerale in conto a parte, a credito della medesima ed a libera disposizione del detto Rev.mo Cardinale Girolamo Colonna Camerlengo scudi tremila quattrocento quarantasette, e Bajocchi settantadue moneta; che sormonteranno in tutto alla somma di scudi ventiquattro mila quatrocento quarantasette, e Bajocchi settantadue moneta, per doverli senza cura di veruna Persona impiegare per la rata di scudi duemila ottocento quarantasette, e Bajocchi settantadue nel finale pagamento delle spese occurre per formare le dette statue, bassi rilievi, ed ornati della detta Fontana, e per la restante rata di scudi Seicento erogarli in tutto, e per tutto secondo la nostra mente, e volontà allo stesso Rev.mo Card. Camerlengo comunicata, ed in questa guisa ne dirigerete alla detta depositaria della nostra Camera, ed a chiunque altro spetta li vostri ordini, affinchè siegua detto pagamento, a farette ogni, e qualunque altra cosa necessaria, per esser tale la mente, e volontà nostra espressa, nonostante tutto ciò, che facesse o potesse fare in contrario date dal Nostro Palazzo Apostolico Quirinale questo di 14 luglio 1762 / Clement PP XIII.
Ristretto delle Spese occorse per la costruzione delle statue in marmo, Bassi Rilievi, et altri ornamenti per la Fontana dell’Acqua Vergine detta di Trevi / Al Sig. Pro’ Bracci Scultore per la fattura del Oceano, Tritoni e Cavalli marini . . . 5000 / Al Sig. Filippo della Valle Scultore per fattura delle due statue laterali… 2300 / A Giuse Grossi Scultore per la fattura d’un bassorilievo . . . 750 / Ad And.a Beregondi Scultore per fattura d’altro Bassorilievo . . . 750 / A Bartolomeo Baroni Argentiere per p’zo delle sbranche, e Perni di metallo, e per le lettere di metallo dorate come da conti . . . 543:64 / A Fran.co Ceroti per p’zo de marmi come da conti . . . 2452.20 / A Paolo Campi per p’zo de marmi come da conti . . . 5616:77 ½ / A Giulio Cigni per il disegno delle lettere per la nuova iscrizione . . . 25 / A Pro’ Pozzo Pittore per il disegno delle statue per incidente in rame . . . 30 / A Gio. Sassi Capo Mro’ Muratore per i trasporti de marmi, e delle statue armatura de legnami per mettere in opera, ed altro . . . 4221:46½ / Ad Agostino Ancidoni Ferraro per lavori fatta per ferramenti, et altro per l’Armatura . . . 376:90 / A Gio. B.a Grossi per lavori fatti in riattare la scogliera, e vascone . . . 341:65 / A Gio. Dom.co Tognotti Stagnaro per lavori fatti come da conti . . . 320:59 / A Gius.e Alberigi Falegname per lavori fatti per d.a Fontana d. da d.a . . . 127:90 / Ad And.a Blasi e Lorenzo Perini Scarpellini per lavori fatti come da d.a . . . 912:95 / Per Piggione di due Rimessoni, ove sono state lavorate le statue dell’Oceani . . . 78:75 / E 30 = al Compa per ricog.e di fatiche fatte per spedire gl’ordini, e tenere il conto delle Sud.e spese . . . 30 / Somma in tt.o la Spesa occorsa . . . 23877.72. (ASR, Computisteria Generale dopo la Riforma di Benedetto XIV, Seria Verde, Giustificazioni del Libro Mastro Generale, busta 46, no. 127)
Appendix 1: Documents and Published Reports Pertaining to the History of the Trevi Fountain, Arranged in Chronological Order
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